Pia Zanolli – La Nuova Italia – Roma 1972



Fra i ricordi di te, che io conservo gelosamente, ci sono i polsini di una camicia: essi, però, non sono bianchi; il tuo sudore aveva arrugginito il ferro delle manette che un giorno hanno serrato i tuoi polsi. 


Di questi oggetti, che di te mi sono rimasti, il più prezioso è la valigia. Avevi costruito bene il “loculo” dove avevi seppelliti, là, sotto la pianta di bergamotto di san Giorgio alle Sbarre, i tuoi scritti. Racchiusi nella valigia sono rimasti intatti. Avevi scelto il luogo adatto in cui custodirli! Quella pianta ferma, che è il simbolo stesso della luce del sole e del calore vivo della terra di Calabria, sembrava volesse proteggere il frutto del tuo spirito ardente, con i suoi rami generosi e forti. Le radici siano allungate sulla valigia; l’avevano stretta in una morsa affettuosa, quasi per impedire a qualsiasi mano profanatrice di impossessarsene. La Natura proteggeva nel suo mistero il travaglio spirituale di un suo grande figlio. 

da L’anarchico di Calabria di Pia Zanolli Misefari
Lerici editori, 1967